“Salute e sicurezza in ambito portuale: la legislazione applicabile”, esperti a confronto. Svolto il nuovo seminario targato Inail-Assarmatori, in collaborazione con l’Università Parthenope

Una disamina dei vari aspetti riconducibili ai rischi in ambito marittimo-portuale e relativo panorama legislativo, specifico ma non esente da casi di sovrapposizione delle varie discipline di settore. Una situazione che spesso può creare fraintendimenti sull’effettivo ambito di applicazione delle molteplici norme, con conseguenze ricadenti in allungamenti di tempi di lavoro e di procedure amministrativo-burocratiche.

E’ stato questo uno dei temi conduttori al centro del secondo appuntamento del ciclo di seminari “Ancore di Sicurezza“, promosso dalla Direzione regionale Inail Campania e dall’Associazione Assarmatori e rientrante nelle attività previste dal protocollo d’intesa sottoscritto dai due soggetti con l’obbiettivo di promuovere e rafforzare il sistema e la cultura della salute e sicurezza negli ambienti di lavoro, con particolare riferimento alle aree marittime e portuali, attraverso studi e approfondimenti di soluzioni tecnologiche innovative e con l’implementazione e la diffusione di modelli di gestione integrata dei rischi negli specifici contesti lavorativi afferenti ad un comparto ampio e di fondamentale importanza per l’economia del Paese.

L’evento, intitolato questa volta “Salute e sicurezza in ambito portuale: la legislazione applicabile”, si è svolto questa mattina, venerdì 27 settembre, presso l’Aula magna “Matilde Serao” dell’Università Parthenope, in via Acton a Napoli, tra i collaboratori dell’iniziativa.

Ad aprire i lavori, ai quali hanno preso parte studenti universitari oltre agli iscritti degli istituti nautici Nino Bixio di Sorrento, Duca degli Abruzzi di Napoli, dell’Istituto Superiore Sannino-De Cillis di Napoli e dell’indirizzo MAT (corso di manutenzione meccanica) dell’Istituto Superiore Alfonso Casanova di Napoli, i saluti di Antonio Scamardella, Ordinario di Architettura e Statica della Nave presso l’Università di Napoli “Parthenope”, del direttore regionale Inail Campania, Daniele Leone, del Responsabile Area Lavoro e Relazioni Industriali di Assarmatori, Stefano Peduto, e dell’ing. Pasquale AddonizioDirettore Uot Cvr Inail di Napoli.

Tra i relatori: Silvia Pennino (Università degli Studi di Napoli “Parthenope”), Daniele Primo e Fabio Rossi (ASL Napoli 1 – UOSD Porto e Ferrovie), Massimiliano Faiella e Marianna Madonna (Inail, ricercatori dell’Unità operativa territoriale Napoli), Salvatore Ilardo (Servizio chimico di porto), e Loriana Ricciardi (Inail, ricercatrice del Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici). Ha introdotto e moderato il dibattito Giuseppe Di Palo (Oltremare – Servizi integrati per lo shipping).

Scopo dell’iniziativa è stato quello di evidenziare quegli elementi che, partendo dalle “leggi cardine” rappresentate dai decreti legislativi 81/2008, 271/1999 e 272/1999 (integrate con le ulteriori disposizioni legislative specifiche dei vari ambiti e scenari attuabili in un settore così complesso e articolato come è, per l’appunto, quello marittimo-portuale) potrebbero rappresentare un punto di incontro tra legislazione di terra e di mare, nonché un punto di partenza per un auspicabile raccordo normativo o, perché no, un “testo unico” sul lavoro marittimo-portuale .

Dal rischio di interferenze sul coordinamento nave-porto, alle procedure di carico/scarico per il tramite di mezzi si sollevamento, considerando anche le componenti chimiche a seconda della tipologia e delle modalità di trasportato, con tanti esempi e Case Histories. Il seminario ha provato ad abbracciare l’intero bacino di attività che interessano il settore a più livelli, enfatizzando sempre e comunque che una fondamentale azione per la mitigazione del rischio è rappresentata dall’essenziale e continua attività di formazione e di esercitazione finalizzata anche allo sviluppo ed all’interiorizzazione di una cultura della sicurezza.

 

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